Un’iniziativa per i giovani italiani
Le Commissioni riunite VII Cultura e XI Lavoro della Camera dei Deputati hanno avviato, attraverso una serie di audizioni informali, l’esame della proposta di legge C. 2508 Rizzetto. La proposta mira all’istituzione della Giornata nazionale per il contrasto dell’inattività giovanile. Questo nuovo appuntamento istituzionale intende porre sotto i riflettori il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in attività formative, comunemente noti come NEET (Not in Education, Employment or Training).
La questione dell’inattività giovanile rappresenta una delle sfide più urgenti per il futuro del Paese, in quanto coinvolge la crescita economica, la coesione sociale e la capacità di innovazione dell’Italia. La proposta di legge punta a promuovere azioni concrete rivolte ai giovani per favorirne l’inclusione e la partecipazione attiva nella società, nel mondo del lavoro e della formazione.
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Obiettivi della Giornata nazionale per il contrasto dell'inattività giovanile
Promuovere consapevolezza e opportunità
I principali obiettivi della Giornata nazionale sono molteplici e di grande rilevanza sociale:
* Sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno dei giovani NEET * Favorire il dialogo tra istituzioni, imprese e terzo settore * Promuovere iniziative di orientamento e accompagnamento al lavoro * Incoraggiare la formazione continua e il reinserimento scolastico
L’introduzione di una giornata nazionale dedicata rappresenta un’occasione per creare una rete di supporto tra le varie realtà del Paese e stimolare l’adozione di politiche attive per ridurre il numero di giovani esclusi dai principali percorsi di crescita personale e professionale.
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Il ruolo delle associazioni di categoria nell’audizione
Un contributo fondamentale dalle rappresentanze del mondo produttivo
Durante le audizioni, Confagricoltura, Coldiretti, Cia-Agricoltori Italiani e Confcommercio hanno presentato le proprie osservazioni e proposte per rendere più efficace la legge. Le associazioni hanno sottolineato l’esigenza di:
* Investire in formazione tecnica e professionale, soprattutto nei settori agricolo e commerciale * Sostenere l’apprendistato e i tirocini retribuiti come strumenti di inserimento * Valorizzare le eccellenze locali e il legame con il territorio per creare nuove opportunità
Questi interventi evidenziano la necessità di una collaborazione strutturata tra mondo del lavoro, istituzioni e formazione per rispondere alle esigenze dei giovani e del tessuto produttivo nazionale.
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L’importanza dell’inclusione sociale e lavorativa dei giovani NEET
Un’urgenza per lo sviluppo del Paese
L’inclusione dei giovani NEET rappresenta una priorità strategica. Secondo recenti dati, in Italia la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano è tra le più alte d’Europa. Le conseguenze sono molteplici:
* Rischio di esclusione sociale e marginalizzazione * Perdita di capitale umano e potenziale innovativo * Impatto negativo sulla crescita economica
Le politiche di contrasto all’inattività giovanile devono quindi essere integrate, inclusive e orientate al lungo termine. Solo così sarà possibile ridurre il divario generazionale e assicurare una prospettiva di futuro ai giovani italiani.