Sommario
• Introduzione
• La firma della convenzione
• Gli obiettivi scientifici e sociali del nuovo Centro
• Il ruolo della Fondazione “Le idee di Chicco”
• Le parole di Mario Occhiuto
• Una collaborazione istituzionale e scientifica
• Conclusione
Introduzione
Il due dicembre 2025 al Senato della Repubblica è stata firmata la convenzione che istituisce il nuovo Centro di Ricerca per la Salute del Cervello, frutto della collaborazione tra l’Università della Calabria, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la Fondazione “Le idee di Chicco”.
L’iniziativa vuole rafforzare la ricerca nel campo delle neuroscienze e promuovere una nuova cultura della salute mentale, con attenzione alla prevenzione, alla diagnosi precoce e al sostegno alle famiglie.
La scelta del Senato come sede dell’evento sottolinea la rilevanza nazionale del progetto.
La firma della convenzione
La cerimonia si è svolta in una sala gremita, con una partecipazione superiore alle aspettative. La presenza di rappresentanti istituzionali, ricercatori, associazioni e cittadini ha mostrato l’interesse verso un progetto che unisce scienza e impegno civile.
Per accogliere tutti è stata predisposta una seconda sala con collegamento video.
A firmare l’accordo il rettore dell’Università della Calabria Gianluigi Greco, il presidente del CNR Andrea Lenzi e don Giacomo Tuoto per la Fondazione “Le idee di Chicco”.
Presente anche la ministra Anna Maria Bernini, che ha voluto partecipare nonostante un malessere, confermando il sostegno istituzionale all’iniziativa.
Gli obiettivi scientifici e sociali del nuovo Centro
Il Centro per la Salute del Cervello punta a diventare un polo di riferimento nazionale per la ricerca avanzata sulle neuroscienze. L’obiettivo è sviluppare studi innovativi sulle malattie neurodegenerative, sui disturbi cognitivi e sulla salute mentale, integrando competenze multidisciplinari.
Una parte dell’attività sarà dedicata al supporto delle famiglie, con programmi di ascolto e percorsi di accompagnamento. Il progetto intende anche contribuire a superare il pregiudizio che ancora oggi circonda il disagio psicologico, promuovendo una cultura più informata e rispettosa.
Il ruolo della Fondazione “Le idee di Chicco”
La Fondazione “Le idee di Chicco”, nata nel 2024, ha avuto un ruolo decisivo nella realizzazione della convenzione. In questi mesi ha promosso iniziative e progetti dedicati alla fragilità emotiva, enfatizzando l’importanza dell’ascolto e del sostegno alle famiglie.
L’accordo firmato al Senato permette ora di ampliare questo impegno, integrando il contributo della Fondazione con quello di Unical e CNR, per costruire un approccio più umano, competente e accessibile alla salute mentale.
La storia della Fondazione è legata anche alla scomparsa di Francesco Occhiuto, venuto a mancare prematuramente nel 2023. La sua sensibilità verso la fragilità psicologica e la sua capacità di guardare gli altri senza giudizio hanno ispirato la famiglia a trasformare quel dolore in un progetto capace di aiutare chi oggi affronta sofferenze simili.
Le parole di Mario Occhiuto
Nel suo intervento al Senato, Mario Occhiuto, ha raccontato del significato personale e umano di questo progetto. Ha raccontato come il Centro sia nato dal desiderio di restare vicino al figlio Chicco, e di dare continuità a ciò che lui aveva intuito con rara profondità: la necessità di una ricerca più avanzata sulla mente, l’urgenza di reti di supporto e l’importanza di superare il marchio sociale che ancora circonda la sofferenza psicologica.
Occhiuto, senatore della Repubblica, ha parlato di un cammino che non nasce dalla forza, ma dal dolore che diventa responsabilità. Ha ricordato che Chicco gli ha trasmesso valori e consapevolezze che oggi si trasformano in una missione pubblica e ha ringraziato ricercatori, istituzioni, amici e la sua famiglia per aver creduto in un percorso che vuole parlare non del dolore, ma della cura e della dignità.
Una collaborazione istituzionale e scientifica
Il progetto rappresenta un modello di collaborazione tra università, enti di ricerca e terzo settore. Unical e CNR metteranno a disposizione laboratori e competenze scientifiche, mentre la Fondazione offrirà la propria esperienza nell’ascolto e nella costruzione di reti di sostegno.
L’obiettivo comune è creare un luogo capace di unire innovazione scientifica e attenzione sociale, contribuendo a rafforzare la cultura della salute mentale in Italia e offrendo un punto di riferimento anche per chi rischia di restare ai margini.
Conclusione
La nascita del Centro di Ricerca per la Salute del Cervello rappresenta un passo importante per le neuroscienze italiane e per la tutela della salute mentale.
La convenzione firmata al Senato testimonia la volontà condivisa di investire su ricerca, prevenzione e cura, trasformando un dolore privato in un impegno collettivo.
Come ha ricordato Mario Occhiuto, se questo percorso riuscirà ad aiutare anche una sola persona a non sentirsi sola, avrà già raggiunto il suo scopo.
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