Il Tribunale per i minorenni dell'Aquila ha recentemente emesso un'ordinanza che dispone l'allontanamento urgente dei tre figli della famiglia anglo-australiana Trevallion-Birmingham, residenti in un casolare nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti. La decisione è stata motivata da gravi pregiudizi per l'integrità fisica e psichica dei minori, nonché per la loro assistenza materiale e morale, la vita di relazione e la riservatezza.
Le condizioni abitative della famiglia
Secondo quanto riportato nell'ordinanza, i bambini, di 6 e 8 anni, vivevano in un "rudere fatiscente e privo di utenze", oltre che in una piccola roulotte. La perizia depositata dai genitori ha confermato "l'assoluta assenza di impianti elettrico e idrico/sanitario", oltre alla mancanza di infissi e rifiniture. I giudici hanno ritenuto che tali condizioni fossero "del tutto insufficienti" a garantire la sicurezza dei bambini, sottolineando l'assenza di collaudo statico, certificazioni e verifiche sulle condizioni igienico-sanitarie. Inoltre, è stato evidenziato il rischio sismico, l'assenza di prevenzione incendi e problemi legati all'umidità, che potrebbero incidere a lungo termine "sullo sviluppo di patologie polmonari".
Rischi per l'integrità fisica e psichica dei minori
Il Tribunale ha delineato un quadro di "grave pregiudizio per l'integrità fisica e psichica dei bambini". L'assenza di requisiti di abitabilità comporta una presunzione ex lege dell'esistenza di pericolo per l'incolumità e l'integrità fisica dei minori. Le condizioni abitative precarie, unite all'isolamento sociale, rappresentano fattori di rischio significativi per lo sviluppo sano dei bambini.
Isolamento sociale e diritto alla vita di relazione
L'ordinanza ha evidenziato anche problemi legati all'isolamento sociale dei bambini. La maggiore aveva ottenuto un certificato di idoneità alla classe terza, ma mancavano gli atti obbligatori per l'istruzione parentale. Tuttavia, i giudici hanno chiarito che "l'ordinanza cautelare non è fondata sul pericolo di lesione del diritto dei minori all'istruzione, ma sul pericolo di lesione del diritto alla vita di relazione". La deprivazione del confronto con i pari è stata descritta come un ostacolo allo sviluppo delle competenze sociali, emotive e cognitive essenziali, rendendo più difficile l'adattamento del bambino sia nel sistema educativo che nella società in generale.
Esposizione mediatica dei minori
Il Tribunale ha segnalato anche l'esposizione mediatica dei minori, tra cui la partecipazione a una puntata de "Le Iene" l'11 novembre 2025. I genitori avevano dichiarato in televisione che, in caso di decisione negativa del Tribunale, avrebbero valutato di lasciare l'Italia. Tale esposizione è stata considerata una violazione del diritto alla riservatezza dei minori.
Reazioni e dichiarazioni legali
L'avvocato Giovanni Angelucci, legale di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion, ha dichiarato all'Adnkronos: "Stiamo analizzando l'ordinanza del Tribunale per i minorenni dell'Aquila che, rispetto i giudici, ma contiene una valanga di inesattezze. Contiamo di impugnarlo entro i termini di legge, cioè dieci giorni, davanti alla Corte d'Appello dell'Aquila". L'avvocato ha sottolineato che "i giudici nel provvedimento delineano e descrivono un quadro inquietante, che è il contrario della realtà dei fatti". Ha inoltre affermato che "vivono in un rudere? Quello non è un rudere come viene definito nell'ordinanza, dato che abbiamo un certificato di abitabilità rilasciato da un tecnico, un ingegnere".
Conclusione
La decisione del Tribunale per i minorenni dell'Aquila di allontanare i figli della famiglia Trevallion-Birmingham solleva questioni complesse riguardanti il diritto alla vita di relazione, le condizioni abitative e l'esposizione mediatica dei minori. Mentre le autorità giudiziarie hanno agito per proteggere l'integrità fisica e psichica dei bambini, la famiglia contesta le conclusioni dell'ordinanza e intende impugnarla. Sarà compito della Corte d'Appello dell'Aquila valutare le argomentazioni presentate e decidere sul futuro dei minori coinvolti.