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Un Nuovo Approccio Integrato per Contrastare la Violenza di Genere: Bilancio e Prospettive dal Convegno 'I Sud del Mondo'

Il convegno 'Giustizia, prevenzione, risorse: politiche integrate per contrastare la violenza sulle donne', promosso da I Sud del Mondo, ha richiamato un vasto pubblico e acceso il dibattito sull’urgenza di nuove strategie legislative e culturali. Esperti, politici e operatori del settore concordano: solo un coinvolgimento multilaterale può garantire risposte efficaci e durature alla violenza di genere.

Un Nuovo Approccio Integrato per Contrastare la Violenza di Genere: Bilancio e Prospettive dal Convegno 'I Sud del Mondo'

Sommario

1. Introduzione: Partecipazione e centralità del tema 2. Il valore del coinvolgimento multilaterale 3. L’urgenza di nuove normative e responsabilità digitali 4. Il ruolo delle piattaforme e la tutela delle vittime 5. Sintesi e prospettive future

1. Introduzione: Partecipazione e centralità del tema

Il convegno organizzato da I Sud del Mondo presso l'Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato ha rappresentato una tappa fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne. Un evento che vede il patrocinio del Senatore Mario Borghese, ha visto la partecipazione attiva di istituzioni, associazioni, operatori giuridici e rappresentanti politici, tutti uniti dall’obiettivo comune di promuovere politiche integrate per il contrasto della violenza di genere.

La grande affluenza e l’ampio dibattito scaturito dimostrano quanto il fenomeno sia sentito e attuale, richiedendo risposte coordinate e innovative. Il presidente dell’associazione, Pompeo Torchia, ha sottolineato la necessità di non abbassare mai la guardia e di coinvolgere tutti i soggetti, pubblici e privati, nella definizione di strategie concrete. Fondamentale è la consapevolezza delle molteplici sfaccettature che caratterizzano la violenza di genere, e la volontà di affrontarle con un approccio sistemico.

Secondo Torchia, solo adottando buone pratiche e stimolando il confronto tra le diverse componenti sociali, economiche e giuridiche sarà possibile avviare un cambiamento reale e duraturo. Il convegno si configura così come un primo passo verso la creazione di una piattaforma condivisa, destinata a orientare sia l’intervento legislativo che quello culturale.

2. Il valore del coinvolgimento multilaterale

La complessità della violenza di genere impone una risposta articolata e condivisa. Durante il convegno, è emersa con forza la necessità di un approccio multilaterale, che veda la partecipazione attiva di associazioni, istituzioni, operatori del diritto e della politica, oltre che della società civile.

Giuseppe Galati, responsabile scientifico dell’associazione, ha evidenziato come sia imprescindibile mantenere alta l’attenzione attraverso un approccio culturale e formativo. Questo deve essere il presupposto per ogni intervento normativo, al fine di garantire che la sensibilizzazione e la prevenzione siano continue e non solo reattive a episodi eclatanti.

La collaborazione tra le diverse aree dello Stato, dal sociale all’economico-giuridico, rappresenta una delle principali direttrici di lavoro per I Sud del Mondo. Il coinvolgimento multilaterale consente infatti di comprendere e affrontare il fenomeno nella sua interezza, ponendo le basi per una risposta collettiva e duratura.

La creazione di una piattaforma comune sarà il prossimo passo, con l’obiettivo di fornire un contributo concreto al legislatore e di promuovere una cultura della prevenzione e del rispetto dei diritti delle donne.

3. L’urgenza di nuove normative e responsabilità digitali

L’evoluzione della violenza di genere richiede un adeguamento costante degli strumenti normativi. La senatrice Maria Stella Gelmini ha posto l’accento sull’importanza di aggiornare la normativa, affinché sia realmente efficace nel contrastare fenomeni emergenti, come la violenza digitale e l’abuso attraverso le nuove tecnologie.

* È fondamentale introdurre una _responsabilità civile e penale delle piattaforme digitali_, affinché non diventino terreno fertile per comportamenti sessisti e violenti. * Occorre garantire la tracciabilità e l’identificabilità degli utenti che pubblicano contenuti offensivi o illeciti, superando l’anonimato che spesso favorisce l’impunità.

Gelmini ha inoltre sottolineato l’inaccettabilità di pratiche che penalizzano ulteriormente le vittime, come la richiesta di denaro per la rimozione di immagini lesive: tali condotte devono essere perseguite penalmente e la rimozione dei contenuti deve essere sempre gratuita quando si configura un reato.

_Un ulteriore fronte normativo riguarda la necessità di rendere sempre riconoscibili le immagini generate con intelligenza artificiale_, per evitare abusi e tutelare la reputazione delle persone coinvolte.

4. Il ruolo delle piattaforme e la tutela delle vittime

Il dibattito ha posto al centro anche il ruolo delle piattaforme digitali nella prevenzione e repressione della violenza di genere. La responsabilità degli intermediari online è oggi più che mai un tema di attualità: occorre che le piattaforme adottino politiche chiare e trasparenti, assumendo un ruolo attivo nella rimozione di contenuti illeciti e nel supporto alle vittime.

* Le vittime devono avere la possibilità di segnalare facilmente contenuti offensivi o dannosi e ottenere una rapida rimozione. * Serve promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione, per incentivare la denuncia e ridurre il clima di impunità che spesso circonda la violenza online. * La collaborazione con le forze dell’ordine e le organizzazioni specializzate è essenziale per garantire un supporto adeguato e tempestivo alle persone colpite.

Un’attenzione particolare deve essere riservata alle nuove forme di violenza digitale, che includono _revenge porn, cyberstalking e la diffusione non consensuale di immagini o dati personali_. Questi fenomeni richiedono risposte specifiche, sia dal punto di vista normativo che operativo.

5. Sintesi e prospettive future

Il convegno promosso da I Sud del Mondo ha rappresentato un momento di confronto costruttivo e di avvio di una riflessione collettiva sulle strategie più efficaci per contrastare la violenza sulle donne.

_I contributi dei relatori hanno evidenziato la necessità di un cambiamento culturale profondo_, che accompagni l’evoluzione normativa e favorisca la costruzione di una società più giusta e inclusiva.

Nelle prossime settimane, l’associazione si impegnerà nel perfezionamento di una piattaforma comune di proposte, da sottoporre all’attenzione della politica e delle istituzioni. La sfida principale resta quella di non abbassare la guardia e di garantire un coinvolgimento attivo e costante di tutti gli attori sociali, per trasformare la sensibilizzazione in azioni concrete e durature.

La lotta alla violenza di genere è una responsabilità collettiva: solo attraverso la collaborazione, la formazione e l’adozione di normative aggiornate sarà possibile costruire un futuro in cui il rispetto dei diritti delle donne sia garantito a ogni livello della società.

Pubblicato il: 3 ottobre 2025 alle ore 16:16