Linguaggi termici e nuove percezioni dell’assenza: Daniele Costa incanta il PAC di Milano con 'Seeing Beyond Fading'
Indice dei contenuti
1. Presentazione dell’evento e delle sue particolarità 2. Il progetto artistico: concept, obiettivi e curatela 3. Tecnologie e materiali: il corpo umano come paesaggio termico 4. Il tema della morte come continuum nell’arte contemporanea 5. Marta Cereda e il dialogo curatoriale 6. Il supporto istituzionale: MiC e SIAE promuovono l’innovazione artistica 7. Significato, riflessioni e ricadute sull’arte contemporanea 8. Informazioni pratiche e pubblico: un’esperienza gratuita e inclusiva 9. Sintesi e prospettive future
Presentazione dell’evento e delle sue particolarità
Il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, noto come PAC, nei giorni 8 e 9 novembre 2025 ospita una delle installazioni più attese dell’autunno: Seeing Beyond Fading di Daniele Costa. L’ingresso all’evento sarà completamente libero, confermando la vocazione inclusiva del PAC e della città di Milano verso la promozione delle arti contemporanee.
Questa mostra, unica nel suo genere, si inserisce nel fitto calendario delle installazioni artistiche a Milano nell’autunno 2025, offrendo al pubblico un’opportunità rara di interazione diretta con l’opera e di riflessione su temi universali come l’assenza, la memoria e la morte. Utilizzando immagini termiche per visualizzare il calore dei corpi, Costa invita i visitatori a osservare ciò che resta oltre la scomparsa, trasformando il corpo umano in un nuovo e sorprendente paesaggio termico.
Il progetto artistico: concept, obiettivi e curatela
_Seeing Beyond Fading_, come suggerisce il titolo, nasce dalla volontà di _andare oltre la scomparsa_, superando i limiti imposti dallo sguardo convenzionale sul corpo e sulla sua presenza. Daniele Costa esplora con forza poetica e rigore scientifico le modalità in cui la traccia termica del vivente può sopravvivere alla sua presenza fisica, innescando uno spazio di dialogo tra arte, tecnologia e filosofia.
Il progetto è sostenuto dalla curatela di Marta Cereda, figura di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Grazie al contributo della curatrice, Seeing Beyond Fading si configura non solo come un’esperienza estetica, ma come una pratica interdisciplinare dove l’installazione e il visitor engagement si incontrano per stimolare un pensiero partecipato sulla percezione della perdita e sulla possibilità di intravedere significati oltre la dissoluzione della materia.
Tecnologie e materiali: il corpo umano come paesaggio termico
Uno degli aspetti maggiormente innovativi dell’installazione è rappresentato dall’impiego delle termocamere: dispositivi tecnologici avanzati in grado di rilevare e visualizzare la radiazione infrarossa emessa dal calore corporeo. Questo linguaggio termico permette di tracciare, quasi poeticamente, le “orme calde” lasciate dai corpi nello spazio.
Attraverso la raccolta delle immagini termiche, Daniele Costa compone un mosaico visivo mutevole e imprevedibile, in cui ogni passaggio umano si imprime come una memoria effimera, destinata a svanire ma mai del tutto persa. _Il calore diventa così materia d’arte_, trasponendo concetti scientifici in uno spazio di intensa risonanza emotiva.
Questa soluzione tecnologica fa di Seeing Beyond Fading una delle mostre termocamere corpo arte più sofisticate prodotte in Italia nel 2025, valorizzando l’incontro tra sperimentazione e riflessione umanistica nella cornice del PAC di Milano.
Il tema della morte come continuum nell’arte contemporanea
Centrale nel lavoro di Costa è la riflessione sulla morte come continuum: non un evento conclusivo, ma una trasformazione costante delle tracce e dei segni lasciati dalla vita. In questa visione, la scomparsa fisica si racconta attraverso la persistenza termica dei corpi, le ombre calde che continuano a pulsare nello spazio e che ci permettono di vedere oltre il fading.
Questa lettura apre a inedite possibilità poetiche e speculative per l’arte contemporanea, coinvolgendo tanto gli studi filosofici quanto le neuroscienze e le pratiche estetiche. Le domande sollecitate dall’installazione sono molteplici:
* Cosa resta dopo una scomparsa? * Possiamo davvero vedere le tracce di chi non c’è più? * Qual è il confine tra presenza e memoria?
Il percorso esperienziale proposto da Costa esorta ciascun visitatore a un acceso dialogo con le proprie idee di assenza, perdita e ricordo.
Marta Cereda e il dialogo curatoriale
La figura di Marta Cereda risulta fondamentale nella definizione e raffinazione del progetto espositivo. Conosciuta per la sua attenzione alle pratiche innovative e ai linguaggi emergenti, Cereda ha saputo valorizzare la tensione interna all’opera di Costa, favorendo un allestimento dinamico e suggestivo.
Sotto la sua guida, Seeing Beyond Fading non si limita a essere una mostra d’arte_, ma si offre come _esperienza collettiva in cui la relazione tra artista, opera e spettatore si rinnova di momento in momento. L’inserimento di elementi di interattività e la scelta di una curatela a misura di pubblico danno al PAC l’opportunità di confermarsi luogo di incontro e confronto sulle frontiere della creazione contemporanea.
Il supporto istituzionale: MiC e SIAE promuovono l’innovazione artistica
Il progetto è realizzato grazie al sostegno del Ministero della Cultura (MiC) e della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), che confermano così il loro impegno tanto nella promozione della giovane arte quanto nell’innovazione di linguaggi e tecnologie.
Questa collaborazione istituzionale dimostra quanto sia oggi necessario sostenere percorsi di sperimentazione capaci di coinvolgere nuovi pubblici e di stimolare una riflessione aggiornata sul ruolo dell’arte nella società contemporanea. Il supporto di MiC e SIAE aumenta il valore simbolico dell’evento e ne garantisce l’accessibilità, inserendo Seeing Beyond Fading nell’elenco delle mostre gratuite Milano 2025 da non perdere per chiunque voglia avvicinarsi a pratiche artistiche innovative.
Significato, riflessioni e ricadute sull’arte contemporanea
Seeing Beyond Fading si distingue per la capacità di coniugare teoria e prassi, dove la tecnologia, lungi dall’essere mero strumento, diventa linguaggio, estetica e _ponte tra vissuto e pensiero_. L’installazione si innesta in quel filone dell’arte e morte Daniele Costa che, negli ultimi anni, sta ridefinendo il ruolo della creazione contemporanea, mutando il modo in cui pensiamo al rapporto tra corpo, memoria e scomparsa.
Riflessioni chiave:
* _Empatia sensoriale_: il pubblico viene invitato a “sentire” la presenza e l’assenza attraverso il caldo/freddo piuttosto che il solo vedere. * _Sostenibilità e memoria_: la scelta di tecnologie a basso impatto apre anche domande sulla sopravvivenza e l’etica delle tracce lasciate nel mondo. * _Inclusività_: un evento a ingresso libero, progettato per pubblico ampio ed eterogeneo, si trasforma in occasione educativa e comunitaria.
Come sottolineato anche dagli organizzatori, Seeing Beyond Fading contribuisce a rinnovare il dibattito su percezione, tempo e memoria, introducendo un modello di coinvolgimento spettatoriale che supera quello tradizionale.
Informazioni pratiche e pubblico: un’esperienza gratuita e inclusiva
L’appuntamento con Daniele Costa al PAC di Milano è fissato, come già evidenziato, per le giornate di sabato 8 e domenica 9 novembre 2025. L’ingresso sarà gratuito, una scelta che punta a rendere l’arte il più possibile accessibile e a coinvolgere tanto i pubblici abituali quanto nuovi visitatori alla scoperta delle _espressioni più innovative della scena milanese_.
Dettagli evento:
* _Dove_: Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, Via Palestro 14 * _Quando_: 8 e 9 novembre 2025 * _Ingresso_: libero
Questa iniziativa si inserisce tra gli eventi arte ingresso libero Milano consigliati da tutte le principali testate di settore e dalle piattaforme di promozione culturale locali, arricchendo l’offerta delle cose da vedere al PAC Milano durante l’autunno.
Sintesi e prospettive future
In un panorama culturale segnato da grandi incertezze e da un rinnovato desiderio di _esperienze autentiche_, la mostra di Daniele Costa dimostra come l’arte sia oggi più che mai strumento di conoscenza, introspezione e dialogo.
Seeing Beyond Fading merita di essere raccontata, visitata e discussa: il suo valore sta non solo nell’originalità delle soluzioni tecniche o nel coraggio dei temi affrontati, ma soprattutto nella capacità di _costruire comunità attraverso la cultura_, offrendo ogni volta una prospettiva inedita sulle tracce che restano di noi.
Chi vorrà _immergersi in un paesaggio termico_, inoltrandosi in un viaggio che va oltre il visibile e l’invisibile, troverà nell’installazione di Daniele Costa un appuntamento imperdibile, in grado di ridefinire il proprio rapporto con l’arte, la memoria e la perdita.
In conclusione: Seeing Beyond Fading si candida come una delle installazioni artistiche Milano autunno 2025 più rilevanti, un’esperienza di confine e di apertura, pronta a lasciare il segno nella scena culturale cittadina e nel pensiero dei suoi visitatori.