Il 29 maggio 1985 è una data tragica nella storia del calcio italiano e europeo: quel giorno, durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, una calca devastante allo stadio Heysel di Bruxelles causò la morte di 39 persone, di cui 32 italiani. Tra queste vittime, una dei volti più giovani e promettenti era Giuseppina Conti, affettuosamente chiamata Giusy, che all'epoca della tragedia aveva solo 17 anni.
A quarant'anni di distanza da quel drammatico evento, Luca Serafini ha deciso di dedicare un'opera alla memoria di Giusy. Il libro, intitolato "La ragazza dai pantaloni verdi", è un intento di esplorare la vita di questa giovane tifosa della Juventus, appassionata di sport e di vita, che, come tanti altri, aveva sognato di assistere a una partita di calcio, senza immaginare il destino tragico che l'attendeva.
Il racconto si snoda attraverso una serie di interviste e testimonianze di persone vicine a Giusy, facendo emergere il ritratto di una ragazza vivace che si faceva notare per la sua passione e per il suo spirito. La narrazione di Serafini non si limita a parlare della tragedia del 29 maggio, ma offre anche uno spaccato della vita di Giusy, dei suoi sogni e delle speranze di un'intera generazione che ha dovuto affrontare la violenza in un momento che avrebbe dovuto essere di festa.
La strage dell'Heysel, con le sue conseguenze devastanti, ha lasciato un segno profondo non solo sulle famiglie delle vittime ma sull'intero panorama calcistico. Quaranta anni dopo, la memoria di quel giorno continua a essere viva e il libro di Serafini si pone come un'importante testimonianza per non dimenticare. La storia di Giusy è solo una tra le molte, ma l'intento di questo libro è di dare vita a quelle storie, rendendole accessibili a un pubblico più vasto, in modo che simili tragedie non possano mai ripetersi.
Il debutto del libro è avvenuto il 5 marzo 2025 ad Arezzo, andando oltre la semplice commemorazione, contenendo un messaggio di speranza e di riflessione, affinché sia possibile costruire un futuro migliore basato sui veri valori dello sport e della vita. In questo modo, Giusy e tutti gli altri che hanno perso la vita in quella terribile giornata non saranno mai dimenticati.